Trasloco da Torino a Berlino , come organizzare

La decisione di traslocare non è mai semplice, ma, ciò che è ancora più difficile, è organizzare il trasloco vero e proprio soprattutto quando si tratta non solo di cambiare casa e città, ma proprio di cambiare paese, come ad esempio un trasloco da Torino a Berlino. Sicuramente, farsi aiutare nella gestione da una ditta traslochi specializzata risulta fondamentale, ma ci sono anche delle accortezze da seguire in prima persona.

Per prima cosa, è fondamentale informarsi sul luogo di destinazione e su tutte quelle che sono le politiche relative all’immigrazione e tutti i documenti necessari dato che Berlino è la capitale della Germania e conta poco meno di 4 milioni di abitanti, rispetto a Torino che ne ha circa 900 mila. Per vivere a Berlino poi, c’è bisogno di effettuare l’iscrizione all’AIRE, che è l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero e la registrazione al Citizen Office per la residenza a Berlino.

Trasloco internazionale: come trasferirsi da Torino a Berlino

Dopo aver fatto delle analisi preliminari, c’è bisogno di preparare tutti i documenti necessari per il trasloco. Ovviamente non può mai mancare il documento di identità, accompagnato da: visti, permessi di soggiorno, certificati di nascita, eventuale certificato di matrimonio, se presente, certificazioni scolastiche ed accademiche e certificati medici. Occorre poi fare alcune segnalazioni agli uffici competenti: la prima all’ufficio anagrafe comunale, che serve a segnalare il cambio residenza di tutta la famiglia; la seconda all’ufficio TARSU (che è quello addetto ai rifiuti) in modo tale da non pagare più questa imposta. La terza e ultima, invece, all’ufficio postale, così da reindirizzare eventuale posta residua al nuovo indirizzo. Se si hanno figli o se si vogliono continuare gli studi nel nuovo paese, inoltre, c’è bisogno di informarsi sulle scuole presenti nella zona. Stesso discorso per la situazione lavorativa e professionale.

Traslocare da Torino a Berlino: le cose da sapere

Prima di cambiare casa poi, c’è bisogno anche di: staccare e disattivare tutte le utenze, (luce, acqua, gas, ecc.) imballare con attenzione tutti i mobili e gli oggetti che so devono portare via con sé e ispezionare la casa per capire quali siano gli oggi utili e quali no allo scopo di liberarsi di ciò che non serve più. Infine serve munirsi di scatole di cartone resistenti: sono ottime quelle modello americano con due oppure tre onde. Oltre a ciò, risultano sempre estremamente utili i fogli di carta, come i fogli di giornale o i volantini pubblicitari, il pluribull, (i cosiddetti “fogli con le bolle”, che in tanti si divertono a scoppiare) le basi di gommapiuma e le palline di polistirolo. In più, per chiudere le scatole, occorre utilizzare l’apposito nastro adesivo da imballaggi. Ogni oggetto va avvolto singolarmente in un foglio di carta o nel pluriball e poi posto nella scatola; se ci sono poi ancora degli spazi vuoti al suo interno, vanno riempiti con delle chips di polistirolo o altra carta appallottolata. In questo modo, gli urti tra gli oggetti saranno azzerati.

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